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I FLOPPY SI POSSONO ANCORA RIUTILIZZARE?

>> sabato 27 giugno 2009

Vi ricordate i floppy disk, quelli che andavano molto negli anni 80-90 e che venivano utilizzati per scambiarsi una moltitudine di dati. Ormai con il progredire della tecnologia e con l'aumento di peso dei dati quei piccoli dischetti, dalla capienza di 1,14 Mb, sono ormai totalmente scomparsi, sostituiti da altri supporti come cd, dvd, penne usb, ecc. Ciò che mi è successo di recente, e penso a gran parte delle persone, è stato ritrovarmi con montagne di floppy ormai totalmente inutilizzati e messi da parte ad occupare spazio inutilmente. Cosa fare allora?
Perchè non riutilizzarli in pieno stile EcoGravity, magari realizzando qualcosa di creativo e carino.
Ecco quindi che un bell'articolo di Gekissimo ci mostra alcuni esempi di come potrebbero essere riciclati.







Blocco Note


Floppy Disk Notebook -

The best bloopers are a click away


È vero, siamo geek, ma il supporto cartaceo rimane sempre l’ideale per appuntare informazioni al volo. Eccovi quindi servito

un portentoso blocco note realizzato con l’ausilio di soli due floppy disk (per la copertina anteriore e posteriore), una

decina di fogli di carta ritagliati su misura, una foratrice per praticare dei fori sui fogli di carta in corrispondenza dei

pertugi presenti sui floppy e delle strisce di plastica per legare il tutto (sostituibili con del fil di ferro o delle

graffette piegate). Qui sopra il video con la guida passo passo.



Portapenne


Perché spendere un paio di euro quando si può ottenere un bel portapenne formato da vecchi dischetti? Tutto quello di cui

avete bisogno è: 5 floppy per costruire i lati del portapenne, un trapano con una punta 5/32 (4mm) , alcune fascette

plastiche zip ties ed una base di legno (per non mandare all’altro mondo la scrivania buona!). Di seguito un riepilogo veloce

della procedura da seguire (la versione completa, in inglese, la trovate cliccando sul titolo):

1. Forare con il trapano le cavità presenti accanto alla fascia metallica dei floppy disk;
2. Disporre quattro floppy in fila, orizzontalmente;
3. Legare i quattro floppy tra loro utilizzando le fascette plastiche zip ties. Occorre far passare queste ultime attraverso

i fori creati precedentemente nella parte superiore dei dischetti e attraverso gli spazi vuoti presenti nella parte inferiore

dei floppy (dov’è collocata la levetta relativa alla protezione della scrittura);
4. Creare un cubo con i floppy legati tra loro;
5. Collegare, utilizzando ancora una volta le fascette plastiche, il quinto floppy agli altri quattro in modo da ottenere il

fondo del portapenne.


Portafogli

Avete a portata di mano un vecchio floppy disk, un piccolo cacciavite e cinque piccole viti? Bene, allora sappiate che potete

costruirvi un magnifico floppy-portafogli in men che non si dica. Ecco uno sguardo veloce alla procedura da seguire:

1. Utilizzare il cacciavite per rimuovere la copertura metallica o di plastica che si trova nella parte alta del dischetto

(quella che nasconde il nastro magnetico);
2. Inserire – cautamente – la punta del cacciavite nella giuntura del floppy disk per dividerlo a metà;
3. “Riappiccicare” le due parti del floppy (quelle appena separate) con l’ausilio di quattro piccole viti poste nella parte

centrale e nella parte bassa di quest’ultimo, avendo premura di lasciare la parte alta del dischetto libera, in modo che si

possa aprire e chiudere a piacimento;
4. Inserire all’interno del floppy i propri soldi e… godersi il portafogli più geek che ci sia!


Orecchini


Potevamo mai dimenticarci delle nostre amiche lettrici? Certo che no, ecco quindi un metodo estremamente originale per

riciclare i vecchi floppy disk: dar vita ad un paio di orecchini “geekosissimi“. Tutto quello che occorre per crearli è un

paio di anelli metallici di diverse dimensioni, due dischetti ed altrettanti ganci per orecchini. Il procedimento da seguire

è pressoché ovvio: si aprono in due i floppy (con un cacciavite), si estrapolano i cerchi metallici che si trovano al loro

interno e si legano prima con i due anelli e poi con il gancetto.

E le stramberie assemblabili con i vecchi dischetti non finiscono qui. Da contenitori a borse, passando per scrivanie ed

orologi si può fare davvero di tutto. A questo punto, sfidiamo chiunque a dire che i floppy disk non servono più a niente!



Ricordatevi che i floppy essendo composti di vari materiali come metallo e plastica, non possono essere gettati nei

cassonetti della differenziata, ma al massimo si può portarli direttamente alla discarica e chiedere se hanno i contenitori

per materiale tecnologico informatico

Fonte: Gekissimo.
E questo è il resto.















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LA PRIMA MOTO D'ACQUA ECOLOGICA

>> lunedì 22 giugno 2009


Ieri 21 giugno è iniziata "ufficialmente" l'estate, e con questa un'ondata di caldo soffocante. Come è consuetudine, si è soliti compensare le grandi sudate passando le giornate al mare (o al lago per chi non ha le spiagge) a farsi il bagno. Si svologono quindi tutta una serie di attività e giochi legati all'acqua, alcune di questi però anche inquinanti. Un esempio è l'uso della moto d'acqua che alcuni evitano per non danneggiare l'ambiente.

Bene, sembra che ci sia una soluzione a questo problema. La prima moto d'acqua ecologica al mondo. Chi la produce è EcoWatercraft e garantisce un pieno rispetto dell'ambiente, in quanto il mezzo è elettrico al 100%, può raggiungere una velocità massima di 80km/h (50 miglia l'ora) ed ha un’autonomia della batteria di 3 ore con l'eliminazione dell'inquinamento sonoro (è totalmente silenziosa).
Sviluppata per un gruppo di atleti di Triathlon per allenarsi senza inquinare, EcoWatercraft spera presto di produrla in serie, per non privare nessuno del divertimento in acqua ad alte velocità nel rispetto della natura.

Anche noi ci auguriamo presto che questo sistema possa andare a sostituire un giorno definitivamente le moto d'acqua attuali che sappiamo essere dannose per il mare.
Per cui se avete intenzione di comprare una moto d'acqua, cominciate a pensare a questa soluzione.












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TIZIANO FERRO AIUTA L'AMBIENTE

>> martedì 16 giugno 2009


"Solo che pensavo a quanto è inutile farneticare
e credere di stare bene quando è inverno e te
Togli le tue mani calde
Non mi abbracci e mi ripeti che son grande"

No tranqilli non sono impazzito canticchio Tiziano Ferro perchè ho scoperto che il suo "Alla mia età Tour" sarà, per tutte le sue 30 date in tutta Italia, ad emissione zero.
"E come?" direte voi. Semplicissimo, tramite un accordo con Enel che mostrerà il suo impegno con la neutralizzazione delle emissioni di CO2 prodotte dai concerti tramite la forestazione (per la precisione 2.621 alberi.) di alcune aree urbane delle città ospitanti il palco.
Infatti (come spiega una nota dell'azienda) gli interventi di forestazione, grazie al processo di fotosintesi degli alberi, assorbono le emissioni di gas serra e sono in grado di compensare o neutralizzare le emissioni non evitabili. Ogni nuovo albero, in determinate condizioni, genera nella sua vita utile l’assorbimento di 0,5-1 tonnellate di CO2.
Tiziano Ferro dimostra così un concreto gesto di solidarietà verso il pianeta. Un'iniziativa che se venisse seguita dal resto degli artisti diventerebbe senzaltro più sostanziosa.

Quindi se pensavate di dover rinunciare al suo concerto, per un motivo o per un altro, ma sopratutto per non essere causa di produzione di CO2, ora potete stare tranquilli e godervi lo spettacolo.
I miei complienti e i più sinceri auguri a Tiziano.









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